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Visualizzazione dei post con l'etichetta REGGIA CASERTA PALAZZO

SALA della PRIMAVERA (%)

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E, fra le 1200 stanze del Palazzo Reale, non poteva mancarne una dedicata alla più variopinta delle stagioni ...la Sala della Primavera. E proprio nella piena Primavera questa Sala trasporta il visitatore, attraverso gli affreschi di Antonio De Dominicis popolati da  Putti che elevano festoni fioriti al cielo, regalando un senso immenso di apertura e libertà. In origine, tuttavia, questa stanza era indicata come " Prima Anticamera a Mezzogiorno " ed era utilizzata dal Re per accogliere visite private e deliziarle con musica, canti e poesie, come rappresentato dalle allegorie della Musica e della Poesia di Giovan Battista Rossi , riportate su sovraporte e sovraspecchi. Le pareti sono arricchite dai magnifici dipinti del pittore di corte  Jacob Philipp Hackert , con cui Carlo Vanvitelli, che ha completato i lavori di finitura del Palazzo, ha voluto stemperare lo stile Rococò della Sala e che, secondo gli inventari, hanno presenziato in questi ambienti fi

CAPPELLA PALATINA (@)

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Circoscrivendo il perimetro del Palazzo Reale, per quanto grande, non si immaginerebbe che al suo interno, oltre a ciò che normalmente compete un Palazzo Reale, possano trovare posto anche un Teatro ed un'intera Chiesa , ma tant'è... Inaugurata nel Natale del 1784 in occasione della messa di mezzanotte, la Cappella Palatina si ispira palesemente, per volere dello stesso Ferdinando IV, alla cappella della Reggia di Versailles. Ma Vanvitelli non era solito copiare pedissequamente e, davvero, non era solito considerarsi secondo a nessuno. " La cappella mia di Caserta certamente sarà il miglior pezzo e quella di Versailglies è così cattiva, sproporzionata in tutto, quantunque piena di bronzi dorati, che assolutamente è una pessima cosa " Pertanto egli raccolse la volontà del Re di seguire il modello francese e di avere una " loggia intorno " per avere " la Corte tutta sotto il suo occhio quando sono i corteggi e bacia mani ", ma la rielabo

SCALONE d'ONORE (@)

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Dopo aver stupito gli ospiti di Sua Maestà con la grandiosità esterna del Palazzo Reale e con il magnifico effetto prospettico del suo Cannocchiale centrale, Vanvitelli voleva certo ulteriormente stupirli con un accesso mozzafiato ai suoi ambienti interni e, a tale scopo, decise di realizzare uno  Scalone d'Onore magnificente che mettesse in comunicazione il vestibolo centrale del Cannocchiale con il vestibolo superiore di accesso agli ambienti Reali, dove "magnificente", nel vocabolario di Vanvitelli, si traduceva ovviamente in "qualcosa di superiore a tutto ciò fino ad allora realizzato". Decise pertanto di dedicare allo scopo metà del "ramo" Est del Palazzo, per circa 30 metri di lunghezza e quasi 30 metri di larghezza, sfruttando tutta l'altezza interna del Palazzo, arrivando a porre la sommità interna della sua volta a ben 32 metri dal suolo, realizzando uno Scalone composto da una rampa centrale iniziale larga circa 10 metri divisa poi

La CAMERA DA LETTO di Gioacchino Murat (#)

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Una figura estremamente affascinante quella di Joachim Murat - Jordy , da figlio di albergatori a soldato dell'Esercito Napoleonico e poi sempre più in alto, fino a Comandante dell'Esercito e cognato dello stesso Napoleone , di cui sposò la sorella Carolina ma la cui fiducia, però, venne per sempre meno dopo l'incauto abuso di potere di Joachim nel concedere un armistizio all'Esercito Russo poco prima della Battaglia di Austerlitz , il quale annullò il vantaggio degli schieramenti francesi, mandando Bonaparte su tutte le furie. Ed infine Re di Napoli, con il nomignolo di  Gioacchino Napoleone , amato dal Popolo sia per il suo bell'aspetto, il suo buon gusto ed il suo coraggio, sia per tutte le sue azioni volte a ridurne lo stato di miseria (fondò il Corpo degli Ingegneri di Ponti e Strade da cui deriverà la Facoltà di Ingegneria , creò la Cattedra di Agraria , avviò opere pubbliche in tutto il Regno, attuò Riforme di stampo francese legalizzando il divo

CANNOCCHIALE (#)

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Un espediente architettonico tutto vanvitelliano! Il Cannocchiale attraversa l'intera struttura del Palazzo Reale di Caserta, seguendo perfettamente la direttrice che dal Palazzo Reale di Napoli punta per 20 km a Nord verso il Torrione della Reggia di Caserta, incorniciando così l'intero Parco. A metà della sua lunghezza il Cannocchiale si allarga a formare il magnifico Vestibolo che immette da un lato verso il maestoso  Scalone d'Onore di ingresso al Palazzo, dall'altro verso il corridoio di accesso al  Teatro Reale , nascosto dalla statua colossale dell' Ercole Latino , raffigurante un Ercole di 3 metri in posizione di riposo dopo le sue fatiche (antica scultura ritrovata insieme all' Ercole Farnese  di Glicone di Atene del III sec. d.C., ricalcanti entrambe un'altra scultura ellenistica bronzea di Lisippo del IV secolo a.C., che rappresentava appunto Ercole poggiato alla sua clava dalla quale pendeva la pelle del  Leone di Nemea ).

SALA dell'AUTUNNO (#)

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Certo, con una "casa" di 1200 stanze a disposizione, ci si può concedere anche il lusso di dedicare una Sala ad ogni stagione. ...Detto fatto! Ed è così che nel Palazzo Reale possiamo trovare la meravigliosa Sala dell'Autunno , caratterizzata da tonalità calde che rimandano proprio a questo periodo dell'anno, la quale segue alla Sala dell'Estate e, nelle notazioni inventariali  del 1799, veniva identificata come " stanza appresso a quella dell'udienza ". Colpiscono i suoi meravigliosi affreschi di figure mitologiche posti sopra porte e specchi, realizzati da Gaetano Storace nella 2^ metà del XVIII secolo: Cecere , Allegoria di Diana , Vulcano , Allegoria di Saturno , Giunone , Allegoria di Apollo con affianco il suo carro, Nettuno col suo tridente ed, infine, l'Allegoria di  Marte. Ma lo sguardo è catturato ancor più dal grande affresco al centro del soffitto, raffigurante l'incontro tra Bacco , Dio del Vino, e la s

SALA degli ALABARDIERI (@)

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La Sala degli Alabardieri è la 1^ Sala degli Appartamenti Reali  che accoglie il visitatore. Viene generalmente associata all' Appartamento Nuovo ma, di fatto, pur rientrando nelle stanze che furono utilizzate da Murat , questa sala fù in origine allestita per i Borbone da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e da principio fù quindi parte dell' Appartamento Vecchio. Dovete immaginare lo stato d'animo di un ospite o di un Ministro giunto dinanzi alla più grande Reggia del mondo attraverso il suo alberatissimo e magnificente Viale Carlo III e la smisurata Piazza Carlo III, accolto dalle guardie attraverso i suoi cancelli e guidato al piano degli Appartamenti Reali attraverso uno Scalone d'Onore grande quanto un attuale palazzo di 10 piani. La prima Sala avrebbe dovuto accoglierlo senza bruciare tutta la sorpresa prima della Sala del Trono e delle sue anticamere, ma avrebbe anche dovuto rappresentare da subito un giusto biglietto da visita. Ecco allora un

SOTTERRANEI ...un viaggio nel mistero (=)

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Se da un lato la Reggia di Caserta presenta un mondo insospettato fra i suoi tetti e sottotetti , dall’altro essa presenta certo un mondo altrettanto sorprendente nella sua parte più nascosta, quella delle sue fondamenta, nelle quali si sviluppano i suoi misteriosi sotterranei. Un mondo che, se oggi è per lo più abbandonato, un tempo doveva essere invece ben vivo, dato che la Corte dei Borbone comprendeva, oltre ai Reali e alla Nobiltà, anche guardie, esercito, servitù, giardinieri, cuochi, artigiani, stallieri e tanti altri per un complessivo di migliaia di persone che, di base, non operavano negli Appartamenti Reali ma in tutto il resto del Palazzo , inclusi i sotterranei , dove certo trovavano spazio anche i depositi necessari per alimentare tutte le attività di Corte. Ma i sotterranei del Palazzo sono stati molto frequentati anche in tempi più recenti ed, in particolare, durante la 2^ Guerra Mondiale , quando le Forze Alleate si insediarono nel Palazzo fino al mo